All’interno della Tessitura si trova una macchina che, a differenza dei telai, non è sempre all’opera, ma la cui funzione è davvero fondamentale: è l’orditoio.
A cosa serve un orditoio?
L’orditoio è la macchina che prepara l’ordito, affinché questo possa essere utilizzato sul telaio, attraverso l’operazione chiamata “orditura”. Quest’ultima consiste nel posizionare dei rocchetti – di filo di cotone o in seta – in una cantra, la struttura di piccole dimensioni posta accanto all’orditoio verticale.
La tessitrice, azionando con una manovella l’orditoio, avvolgerà su di esso i fili, la cui sovrapposizione creerà un’unica fascia. Ad ogni sovrapposizione i fili pari e dispari vengono separati e si forma così una croce, necessaria per permettere alla tessitrice di ritrovare la corretta posizione dei fili una volta posizionato l’ordito sul telaio.
Orditura
Al termine di questa operazione, la fascia di fili verrà rimossa dalla tessitrice, formando una treccia. A sua volta, quest’ultima, verrà sciolta e arrotolata sul cilindro orizzontale.
Durante l’ultima fase dell’orditura, i fili saranno trasferiti dall’orditoio orizzontale al subbio. Quest’ultimo sarà poi collocato all’interno del telaio.
Il nostro orditoio viene quindi azionato a mano ed è una macchina del Settecento, identica a quella raffigurata nell’Enciclopedia di Diderot e D’Alembert.
Le immagini in fondo alla pagina sono tratte dall’Enciclopedia di Diderot e D’Alembert.
Le foto di questo articolo scattate all’interno della Tessitura sono di Sara Furlanetto.