Opera di un numero imprecisato di intellettuali, di cui se ne ricordano soprattutto due, Diderot e D’Alembert, l’Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers è la prima raccolta universale del sapere, la prima enciclopedia. Un lavoro senza precedenti, nato nel XVIII secolo, che cerca di coprire tutte le scienze, le arti e i mestieri. Compresa la tessitura. Ed è una testimonianza autentica sulla produzione di tessuti in seta nell’era moderna e prima dell’avvento dell’industrializzazione.
Ma per la Tessiture Luigi Bevilacqua questa Enciclopedia rappresenta anche la prova dell’originalità dei propri telai.
Telai antichi per la produzione di tessuti in seta
Se guardate le immagini alla fine della pagina, capirete perché l’Encyclopédie è un testo così importante per noi. Le foto, infatti, sono quelle delle nostre sale al 1320 di Santa Croce, a Venezia. I disegni, invece, sono le tavole I, XXIII, XXVI, XCII e CIV delle sezioni dedicate alla passamaneria e alla lavorazione della seta, entrambe nel volume 11 dell’opera.
Tavole I e XXIII: l’orditoio e il suo funzionamento
La tavola I mostra un orditoio, ossia la macchina necessaria per preparare l’ordito prima di poterlo montare sul telaio. Si tratta di un orditoio girevole, come quello della nostra tessitura, sul quale il filo viene fissato a dei pioli e disposto a spirale per ottenere la lunghezza necessaria a realizzare il tessuto. Ovvero l’operazione rappresentata nella tavola XXIII, dove una donna sta, appunto, ordendo il filo sulla macchina.
Tavola XXVI: la cantra
Sulla tavola XXVI, invece, si trova una cantra: questo macchinario viene usato prima del telaio, perché serve per caricare i fili su quest’ultimo. Come? Grazie ai rocchetti, sistemati in modo tale da poter srotolare facilmente il filo, senza ingarbugliarlo.
Tavola CIV: smantellare una trevette
Nella tavola CIV siamo già all’opera: le 7 immagini che vedete in alto altro non sono che i fili del velluto tagliato e i pezzi della trevette, la lama usata per tagliare il pelo del velluto. Ma il disegno vi dà anche un’idea in 3D di una sezione di velluto tagliato.
Tavola XCII: il telaio, perché il meglio arriva alla fine
A questo punto resta soltanto una tavola, la XCII. Abbiamo lasciato il pezzo più interessante della collezione per ultimo, perché questa tavola raffigura la sezione laterale di un telaio, che vedete in tutta la sua altezza, rappresentato nel momento prima di essere tirato.
Insomma, l’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert ci mostra quali erano le macchine effettivamente usate nel Settecento per tessere. E che noi utilizziamo ancora oggi.