Dal 25 gennaio al 6 aprile 2025, Castelfranco Veneto ospita la mostra “Studiosi e Libertini. Il Settecento nella città di Giorgione. Francesco Maria Preti”, un evento diffuso che celebra i 250 anni dalla scomparsa dell’illustre architetto Francesco Maria Preti. L’esposizione si articola in tre prestigiose sedi: il Teatro Accademico, il Museo Casa Giorgione e Palazzo Soranzo Novello.

La mostra offre un affascinante viaggio nel XVIII secolo, periodo in cui Castelfranco Veneto era un vivace crocevia culturale e commerciale della terraferma veneziana. Attraverso una ricca selezione di disegni, oggetti, tessuti, tra cui alcune creazioni della nostra Tessitura, mobili e dipinti, i visitatori potranno immergersi nell’atmosfera dell’epoca, scoprendo le opere e le innovazioni di Francesco Maria Preti e di altre figure di spicco dell’epoca, come Giovanni Rizzetti, ideatore della Media Armonica Proporzionale, e Jacopo Riccati, celebre matematico noto per l’equazione che porta il suo nome.

L’architetto castellano Francesco Maria Preti

Francesco Maria Preti (1701-1774), protagonista dell’esposizione, fu un architetto e intellettuale di spicco del Settecento. Celebre per il progetto del Teatro Accademico e del Duomo di Castelfranco, applicò nei suoi lavori la teoria della media armonica proporzionale. Uomo di vasta cultura, padroneggiava discipline come matematica, filosofia e musica, suonava la spinetta e il clavicembalo e intratteneva rapporti con figure di spicco come Tommaso Temanza, Francesco Antonio Vallotti e Giuseppe Tartini. La mostra mette in luce il suo straordinario contributo all’architettura e la sua visione interdisciplinare del sapere, che univa scienza, arte e armonia.

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L’architetto Francesco Maria Preti

Le sedi della mostra

L’esposizione si sviluppa in tre luoghi emblematici di Castelfranco Veneto, ciascuno dedicato a un diverso aspetto del Settecento: architettura, scienza, arte e vita quotidiana.

Teatro Accademico

Progettato da Francesco Maria Preti, questo teatro rappresenta un esempio pionieristico di “teatro all’italiana”. La sezione della mostra qui allestita è dedicata ai progetti architettonici di Preti, offrendo ai visitatori l’opportunità di approfondire le sue innovative concezioni spaziali e strutturali.

Museo Casa Giorgione

Situato nella stessa piazza del Teatro Accademico, il museo ospita una sezione dedicata alle principali scoperte scientifiche del cenacolo intellettuale dell’epoca. Tra queste, la confutazione della teoria del colore di Newton e le riflessioni sulla migliore forma di teatro all’italiana. Un’esposizione che mette in risalto i dibattiti culturali e scientifici del Settecento e sulle menti brillanti che animarono la vita intellettuale di Castelfranco.

Palazzo Soranzo Novello

Edificato nel Trecento dalla potente famiglia Soranzo e passato ai Novello nel Settecento, questo splendido palazzo situato di fronte alla Torre Civica, è stato probabilmente ristrutturato dallo stesso Francesco Maria Preti. Per la prima volta aperto al pubblico, il palazzo accoglie le sezioni della mostra che permettono di immergersi nella vita quotidiana e sociale del tempo, tra moda, usi e costumi della nobiltà castellana. Un vero e proprio viaggio nelle atmosfere del XVIII secolo, tra oggetti d’arredo, strumenti musicali, documenti e abiti d’epoca.

I tessuti Bevilacqua e la moda del Settecento

Tra i preziosi manufatti esposti spiccano alcuni straordinari tessuti realizzati dalla nostra Tessitura Luigi Bevilacqua, riproducendo fedelmente disegni originali del Settecento, custoditi nel nostro archivio storico di oltre 3.500 motivi.

Lampasso Bizar, un raffinato tessuto in seta verde, testimone di quei motivi decorativi conosciuti come “bizarre”, Nati nel Settecento nella Serenissima, questi motivi si distinguono per l’audace fusione di elementi naturali, architettonici e astratti, spesso influenzati dall’estetica orientale e intrecciati in un insieme dall’aspetto onirico e sorprendente.

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Lampasso Bizar

Broccato Venezia, realizzato in seta color crema con preziosi filati dorati.

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Damasco Craquelé, utilizzato per la confezione di un sontuoso abito in seta color corallo.

Bevilacqua Tote Bag in velluto Rinascimento nero
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Questi tessuti raccontano il gusto raffinato dell’epoca, caratterizzato da una crescente richiesta di creatività e innovazione nei disegni, che portò a un’evoluzione del settore tessile veneziano. Se nei secoli precedenti i motivi decorativi rimanevano in voga per decenni, nel Settecento si assiste all’affermazione di una vera e propria moda stagionale, con un costante rinnovamento di fantasie e colori.

Venezia, ancora all’inizio del XVIII secolo leader nel mercato tessile europeo, si confrontava con la crescente concorrenza internazionale. Un elemento distintivo della sua produzione era la qualità della manodopera, nella quale le donne giocavano un ruolo sempre più centrale: il loro impiego nella tessitura venne legalizzato nel 1754, contribuendo allo sviluppo del settore.

L’eredità di quell’epoca è ancora oggi presente nella Tessitura Bevilacqua, che continua a utilizzare telai originali del Settecento per realizzare tessuti destinati all’alta moda e all’arredamento di lusso, preservando una tradizione secolare di eccellenza artigianale.

Un patrimonio di tradizioni che la mostra di Castelfranco invita i visitatori a riscoprire, offrendo un viaggio immersivo nella cultura, nella scienza e nella società del Settecento.

 

Informazioni sulla mostra

Museo Casa Giorgione

+39 0423 735626

www.museocasagiorgione.it

Sedi:

  • Museo Casa Giorgione
  • Teatro Accademico
  • Palazzo Soranzo Novello

Orari:

Martedì, Mercoledì, Giovedì – dalle 10 alle 13

Venerdì, Sabato e Domenica – dalle 10 alle 18

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