C’è un luogo, a Venezia, dove non solo potete respirare un’atmosfera d’altri tempi: potete addirittura viverla. E il tutto grazie ad arredi di epoche antiche, ai quali la Tessitura Bevilacqua ha contribuito con alcuni dei suoi tessuti in seta.

Stiamo parlando dell’Hotel Metropole Venice.

L’eleganza senza tempo dell’Hotel Metropole

È un hotel a 5 stelle, ma questo non basterebbe a darvi un’idea di cosa aspettarvi. E nemmeno la sua vista spettacolare sulla laguna di Venezia e sull’Isola di San Giorgio. O l’essere a 2 passi da Piazza San Marco.

Quello che dovete immaginarvi è di entrare in un palazzo del Settecento, con i suoi stucchi, decorazioni dorate, mobili orientali e tessuti preziosi. Con luci soffuse che vi guidano alla scoperta di pezzi d’antiquariato originali, restaurati a regola d’arte.

E a creare quest’atmosfera contribuiscono anche i tessuti usati nelle sue stanze. I nostri velluti coprono infatti i cuscini sui letti dell’hotel, mentre le sue tende e tappezzerie sono realizzate in damasco.

I damaschi del Metropole Venice

Questo hotel ha scelto, per le pareti e tende di alcune delle sue suite, uno dei nostri damaschi di seta. Perché proprio questo tipo di tessuto? Perché era uno dei più popolari nel Settecento, periodo al quale risalgono i mobili di queste stanze.

Nell’epoca del Barocco e del Rococò, infatti, il damasco era il tessuto di tende, cuscini e tappezzeria di palazzi e dimore di nobili. A suo favore giocano la leggerezza – è molto più leggero di broccati e velluti – e la lucentezza, perché rivela tutta la luminosità della seta.

Il suo disegno, però, vi sorprenderà: quando si pensa al Settecento, i motivi che vengono in mente più spesso sono quelli floreali. Questo invece no: ha alcuni elementi seicenteschi e settecenteschi, ma altri lo avvicinano di più ai motivi per tessuti del Cinquecento.

Dei tessuti del XVI secolo questo motivo riprende le strutture ad ovali che si ripetono in orizzontale per tutto il tessuto. La forma racchiusa al suo interno ricorda quella di una pigna, ma è formata da rami curvi e foglie. Il motivo è però molto più ampio rispetto ai tessuti del Cinquecento, e questo lo avvicina ai disegni dei secoli successivi. Ma senza esagerare.

L’isola di Torcello: un pezzo intatto di storia

In fondo, anche l’isola da cui prende il nome, Torcello, ha resistito alle influenze del tempo che passava. Nonostante si fosse lentamente spopolata, mentre Venezia cresceva – oggi gli abitanti sono più o meno 10 – è infatti riuscita a proteggere i suoi 2 monumenti più importanti dalle ristrutturazioni che molte chiese veneziane hanno subito nel Settecento.

La Basilica di Santa Maria Assunta e la Chiesa di Santa Fosca sono perciò rimaste com’erano nel XII-XIII secolo. Dimostrando così che è possibile conservare la bellezza del passato anche nel futuro, se la si recupera e custodisce nel modo giusto. Proprio com’è riuscito a fare l’Hotel Metropole di Venezia.

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