Peggy è un’elegante borsa da giorno rivestita di soffice velluto e con morbide finiture in pelle che contrastano piacevolmente con la silhouette trapezoidale e la forma rigida. È pratica e capiente, nonostante sia di dimensioni medie.
Alle varianti già disponibili, con velluto Ardis, Palmyra e Fresie multicolore, oggi si aggiunge anche la nuovissima versione con velluto Fresie Multicolore Rosso, con tonalità che vanno dal rosso ibisco, un must della prossima stagione, al geranio su sfondo avorio, che esaltano la ricchezza e complessità del disegno, estremamente femminile e di tendenza.
Può essere portata a mano con il manico tubolare in cuoio con dettagli in metallo dorato. Ma può anche essere indossata a spalla o a tracolla grazie alla lunga cinghia in pelle di cui è fornita.
La chiusura è a scomparsa con bottoni a pressione sulla patta e al suo interno è dotata di due comode tasche. Una, con pratica zip, riporta il logo Luigi Bevilacqua mentre l’altra è rivestita con lo stesso velluto utilizzato per l’esterno. Sulla base ha dei pratici piedini d’appoggio in metallo.
È la compagna ideale per il giorno, un accessorio elegante e sofisticato adatto sia ad occasioni formali che casual. Fatta a mano da maestri artigiani veneziani, unisce in sé la qualità della lavorazione tradizionale e la preziosità dello splendido velluto.
Ispirata alla famosa collezionista d’arte Peggy Guggenheim, questa iconica borsa sa elevare qualsiasi outfit con il suo fascino vintage senza tempo. Ma chi era questa donna elegante dal carattere anticonformista ed eccentrico, con un grande amore per Venezia?
Chi era Peggy Guggenheim
Peggy, proveniente da una ricca famiglia ebrea americana e nipote del fondatore del Guggenheim Museum di New York, non appena maggiorenne entrò in possesso di una cospicua eredità del nonno.
Ben presto si distaccò dai rigidi e stringenti limiti della vita borghese nella società ebraica d’élite di New York e si trasferì in Europa abbracciando lo stile di vita bohémien delle avanguardie parigine.
Entrò così in contatto con i geni creativi dell’arte moderna, allora sconosciuti, che lei sosteneva con passione. Quando decise di aprire la sua prima galleria d’arte, si impegnò con determinazione ad acquistare un quadro al giorno, nonostante fosse scoppiata la seconda guerra mondiale: opere di Pollock, Kandinsky, Dalì, Duchamp e Mondrian tra gli altri.
Fu così che pose le basi per la sua collezione, che espose a Palazzo Venier dei Leoni a Venezia, acquistato nel 1949 come casa per sé e per le sue opere e che è ancora oggi la sede del Museo Peggy Guggenheim.
Peggy morì nel 1979 a 81 anni, ma rimase con la sua arte a Palazzo Venier, sepolta nel cortile del Museo con 14 dei suoi amati cani.
Peggy, grazie alla sua passione, non solo ha contribuito a far conoscere l’arte moderna creando una delle collezioni più visitate al mondo (oltre 300 opere di oltre 100 tra gli artisti più influenti del ‘900) ma ha anche svolto un ruolo fondamentale nel trasformare Venezia in una mecca per gli amanti dell’arte moderna.