Un abito che protegga e dia forza a chi lo indossa, che sia naturale come una seconda pelle e sicuro come un’armatura: questa è la missione che la giovane (è nata nel 1985) stilista Yiqing Yin ha scelto per trarre ispirazione per le sue creazioni. Una delle quali è stata realizzata con un velluto tessuto a mano presso Bevilacqua.

Una giovane rivelazione

Sotto le pieghe delle sue creazioni dalle forme sempre cangianti, mai statiche, si può avere uno scorcio anche della storia di Yiqing Yin. È lei stessa, infatti, a definire gli abiti come un luogo sicuro in cui rifugiarsi, un punto fermo nei continui viaggi che, dopo l’emigrazione dalla Cina all’età di 4 anni, l’hanno condotta, infine, in Francia.

Ophélia, particolare dell’abito di Yiqing Yin. Foto: © Shoji Fujii

Ed è qui che è sorta la sua stella nel mondo della moda, perché, nello stesso anno in cui conclude i suoi studi alla Ecole Nationale des Arts Décoratifs, il 2009, ottiene il Grand Prix de la Création di Parigi, per poi diventare, 3 anni più tardi, membro della Chambre Syndicale de la Couture Parisienne. Titolo che le dà la possibilità di veder sfilare le proprie creazioni durante la Settimana della Moda Haute Couture a Parigi. Nell’edizione del luglio 2013, dedicata alla collezione autunno-inverno, le passerelle di Parigi sono state calcate anche da un abito realizzato in collaborazione con Bevilacqua: Ophélia.

Velluti a mano che segnano una collaborazione

Nell’Amleto di Shakespeare, la storia di Ofelia è tragicamente legata al tema dei fiori, della natura e dell’acqua. I colori della tragedia sono richiamati dal velluto dell’abito che da questo personaggio prende il nome: il verde di fondo è costellato, infatti, di blu e altre tonalità di colore, in un motivo in grado di trasportare l’osservatore in un mondo di sogno, come tutto il resto della collezione.

I fili che uniscono i capi di Yiqing Yin non sono, tuttavia, solo la fluidità di movimento e il motivo onirico, ma anche la maestria, l’attenzione al dettaglio e la scelta di tessuti innovativi. Ma perché, allora, Yiqing Yin ha scelto i velluti a mano di Bevilacqua?

La risposta è già stata data da Madile Gambier, commissario del Padiglione Venezia alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte alla Biennale di Venezia: grazie a Silk Map, il progetto presentato in questo Padiglione nel 2013 e che ha visto collaborare, tra gli altri, anche Yiqing Yin e Bevilacqua. Nelle parole di Gambier, lo scopo di Silk Map era, appunto, “attivare sinergie tra gli artisti e le aziende”. E l’abito Ophélia è la prova che il progetto ha raggiunto il proprio obiettivo.

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