Fino al 29 aprile 2022 si svolge una mostra di opere d’arte da indossare, un progetto per parlare di artigianato, sostenibilità, haute couture e Venezia, realizzato con Tiziano Guardini, l’eco-designer che rappresenta la moda sostenibile in Italia e che ha utilizzato i nostri tessuti per questo progetto.
La mostra “A Dress for Venice”
Negli spazi storici della nostra Tessitura sul Canal Grande a Venezia, tra telai e macchinari Jacquard originali del Settecento, dal 11 al 29 aprile 2022 sei opere d’arte numerate, portatrici di un valore indiscusso per il presente e per il futuro, parlano dei 1600 anni di storia della Serenissima e dei suoi artigiani, che con la loro maestria portano nel futuro il millenario patrimonio di eccellenza artigianale di Venezia.
In omaggio al Giappone, ospite d’onore di Homo Faber 2022, sei kimono ideati e creati da Tiziano Guardini con le illustrazioni dell’artista Luigi R. Ciuffreda, raccontano storie di celebrazione della Vita (con la lettera maiuscola) e la connessione con la natura. Sei opere che raccontano fiabe tra oriente ed occidente tra cui Pinocchio, la Sirenetta, la Fanciulla della Luna.
Tutto in questo progetto ha un immenso valore: dalla sartorialità della confezione all’utilizzo dei pregiati tessuti del nostro archivio, in cui Venezia scrive la nuova narrazione dell’alta moda, intrecciando artigianato, sostenibilità e cultura contemporanea.
A Dress for Venice guarda al futuro creando il sentiero per “fare moda” sostenibile, dove la condivisione di una visione green diventa una carta vincente per il territorio e per le nuove generazioni. La moda in questo progetto ritrova il suo ruolo di veicolo potente per trasmettere messaggi importanti.
Nel percorso che porterà Venezia a diventare la Capitale mondiale della sostenibilità, questo evento è uno step del percorso che propone Venezia come sede del dibattito sulla Moda Sostenibile.
Tiziano Guardini con Rodolfo Bevilacqua
I tessuti Bevilacqua utilizzati per i kimono
I tessuti scelti per confezionare i sei kimono sono morbidi velluti e lucenti lampassi, mentre le eleganti figure che rappresentano i personaggi delle fiabe sono realizzati in stile patchwork con una maggiore varietà di tipologie di tessuto, creando un emozionante contrasto di consistenze, forme e colori. Ve ne presentiamo alcuni.
Velluto Ardis
Per le favole di “Pinocchio” e “Il vecchio che faceva fiorire gli alberi secchi” è stato scelto come tessuto principale il velluto Ardis, dal ricco disegno rinascimentale del XVI secolo che raffigura un motivo a melograno. Le rappresentazioni di questo frutto, simbolo di fertilità ed immortalità, ebbero grande fama nel Rinascimento perché associate al prestigio e alla ricchezza. Come in questo velluto, il melograno è abbinato anche a pigne, fiori di cardo e di loto.
Velluto Radica
Per i kimono delle favole di “Cappuccetto Rosso” e “Tanabata, la settima notte” è stato scelto il velluto Radica, dal motivo astratto ed insolito, con illusioni ottiche che ricordano i nodi contorti formati naturalmente dalle radici di alcuni alberi.
Lampasso Tulipani
Per le fiabe “La Sirenetta” e “La fanciulla della luna”, il tessuto principale è un magnifico lampasso dalla lucentezza serica arricchita da bagliori metallici: il lampasso Tulipani. Il suo disegno, in stile Liberty, rappresenta opulenti corolle di tulipano contornate da sinuosi intrecci di foglie in una elegantissima composizione.
I protagonisti
Tiziano Guardini, l’eco-designer vincitore del primo Green Carpet Fashion Award, è definito dalla stampa lo stilista della natura. Premiato da Livia Firth al Green Carpet Fashion Award 2017 e selezionato da Vogue in The Next Green Talents, afferma che “L’ecosostenibilità è la capacità di percepire la sacralità della vita”.
Homo Faber, quest’anno alla sua seconda edizione dedicata all’Europa e al Giappone, è un’innovativa iniziativa culturale dedicata ai mestieri d’arte contemporanei. Una mostra internazionale che evidenzia il ruolo dell’artigianato nella creazione di un futuro sostenibile e inclusivo e celebra dal 10 aprile al 1 maggio 2022 i “tesori viventi” dell’artigianato, esponendo materiali, tecniche e competenze alla Fondazione Giorgio Cini nell’Isola di San Giorgio Maggiore. Nel loro insieme, le esibizioni mettono in mostra una vasta gamma di materiali e competenze, dai mestieri tradizionali a rischio di estinzione alle tecniche contemporanee più all’avanguardia. L’evento sostiene gli artigiani di talento, il loro prezioso savoir-faire, le loro storie uniche e le influenze territoriali che arricchiscono i loro capolavori. Alcune mostre invitano i visitatori a incontrare gli artigiani e a condividere momenti con loro mentre lavorano, mentre altre danno vita all’artigianato attraverso ispiranti scenografie. Non solo, Oltre le mura della Fondazione Giorgio Cini, il progetto Homo Faber in Città permette ai visitatori di scoprire una Venezia segreta, esplorando l’artigianato d’eccellenza che si cela tra i canali della città, con visite esclusive a laboratori e atelier di artigiani veneziani, così come al nostro laboratorio tessile a Santa Croce.
A Dress for Venice, parte del programma ufficiale di Homo Faber In Città, è un progetto di Venezia da Vivere, la realtà veneziana che promuove Venezia come città produttiva e innovativa, luogo ideale per vivere, lavorare, creare progetti. Con Tiziano Guardini e la nostra Tessitura Luigi Bevilacqua – unica fabbrica tessile operativa a Venezia – ha coinvolto attivamente il Tavolo Veneto della Moda (Confartigianato, CNA, Confindustria, Confcommercio e Confesercenti del Veneto) ed alcune loro imprese associate di eccellenza, istituzioni, università e scuole professionali del manifatturiero.
A Dress for Venice
11 – 29 aprile 2022 | Tessitura Luigi Bevilacqua, Venezia
Giorni dì visita martedì e mercoledì (15:30 – 16:30 su prenotazione)
Galleria di immagini
Photo credit: Luigi Ciuffreda, Settimo Cannatella, Marta Formentello per Venezia da Vivere