Vorreste vedere com’era Venezia nel Quattrocento? Allora la prima domenica di settembre è il momento che stavate aspettando. Ogni anno questa è la data della Regata Storica, che porta sul Canal Grande gare e un corteo storico. Cosa c’entrano i tessuti antichi di Bevilacqua, vi chiederete. Be’, in un certo senso partecipiamo anche noi all’evento.

Che cos’è la Regata Storica di Venezia

Vi avvisiamo: domenica 3 settembre sarà difficile trovare un posticino libero lungo le rive del Canal Grande. Soprattutto nel tratto tra il Ponte di Rialto e la sede principale dell’università di Venezia, Ca’ Foscari.

Sarà questo infatti il percorso sul quale si sfideranno pupparini, mascarete, caorline e gondolini. No, non sono animali strani: sono i nomi delle imbarcazioni veneziane tradizionali, tutte a remi.

E si sfideranno in una competizione, la regata, che esiste a Venezia già dal Medioevo, e che anche vedutisti come Canaletto hanno dipinto. Una tradizione che continua da secoli, insomma. Ma che non ha mai fatto diminuire lo spirito di competizione tra le associazioni remiere.

Ma prima di tutto questo, alle 16.00, si torna indietro nel tempo. Più precisamente al 6 giugno 1489.

Una rievocazione storica con tessuti e abiti del Rinascimento

Quel giorno Caterina Cornaro rientrava nella sua patria, Venezia, in pompa magna. L’occasione non era delle più allegre, però: era stata costretta a rinunciare al suo ruolo di regina di Cipro e a cedere al trono alla Repubblica di Venezia.

Ma il Doge non le fece mancare nulla, quando finalmente accettò di abdicare e tornare a Venezia. E il corteo storico della Regata ve ne può dare un’idea: decine di imbarcazioni con polene magnifiche, decorazioni dorate e tessuti preziosi.

E come potrebbero mancare i personaggi con costumi d’epoca? Dal Doge fino ai rematori, tutti portano abiti rinascimentali dai colori sgargianti. Prendete il Doge, ad esempio: la sua toga è scarlatta (o dorata), quindi dello stesso colore delle vesti dei Senatori veneziani. Ma si distingue da loro per 2 elementi:

  • il corno ducale: è un copricapo composto da una fascia circolare dorata e un berretto appuntito nella parte posteriore, indossato sopra una cuffia bianca;
  • il mantello: può essere rosso o dorato ed essere accompagnato da una mantella d’ermellino.

E accanto al “Serenissimo Principe”, durante il corteo, siede sempre sua moglie, la Dogaressa. E anche per lei la rievocazione rispetta la tradizione: porta un velo dorato e una corona che richiama il corno ducale del marito.

A questo corteo partecipiamo anche noi. Sì, avete letto bene. Con i nostri tessuti, ovviamente.

I tessuti rinascimentali italiani del corteo

Vi ricordate che nel periodo di Carnevale vi abbiamo parlato del restauro di un’imbarcazione veneziana, la Dogaressa? È quella che vedete qui sotto, con a bordo il Doge e sua moglie.

Questa foto, però, proviene da una delle scorse edizioni della Regata Storica. Oggi l’imbarcazione che ospita la massima carica della Serenissima e la sua sposa durante il corteo è come la vedete qui sotto.

Le hanno dato un nuovo splendore gli artigiani veneziani. Con l’aiuto di uno dei nostri velluti di seta, il velluto Ardis, dove potete vedere uno dei più popolari motivi rinascimentali per tessuti: il disegno a melograno.

E in questo tessuto lo trovate in tutte le sue varianti: sulle righe orizzontali, al centro delle ghirlande, si alternano fiori di cardo e melograni; tra le foglie delle ghirlande, invece, vedete sbucare qualche pigna.

Fino all’ultimo dettaglio, perciò, il corteo della Regata Storica vi farà rivivere lo splendore del Rinascimento veneziano.

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