A maggio è venuto in visita alla Tessitura Bevilacqua un gruppo molto particolare: i disegnatori di Matite in Viaggio. E quindi ora potrete vedere i tessuti e i telai del nostro laboratorio da un nuovo punto di vista: su carta!

Andiamo a scoprire cos’hanno disegnato e le loro impressioni. Ma, prima di tutto, vi spieghiamo chi sono, con l’aiuto di Giancarlo Lamberti, fotografo dell’associazione e organizzatore della giornata.

Cos’è e cosa fa Matite in Viaggio

Matite in Viaggio è un’associazione culturale nata nel 2011, dopo che alcuni disegnatori hanno visitato la mostra dell’associazione francese il Faut Aller Voir di Clermont-Ferrand. È stato amore a prima vista, tanto che si sono chiesti: “Perché non proporlo anche in Italia?”. E così è stato: è nato un gruppo di amanti del disegno con l’obiettivo di trasmettere l’interesse per il viaggio attraverso le loro creazioni.

Come ci ha raccontato Giancarlo Lamberti, le loro opere sono schizzi, acquerelli dai tratti veloci in grado di trasmettere l’emozione di ciò che vedono, delle persone incontrate e delle storie scoperte nei luoghi visitati.

Tutte le loro creazioni vanno a riempire dei “carnet di viaggio”, assieme alle loro brevi note sui disegni. Queste opere, quelle realizzate dai ragazzi che incontrano gli artisti di MIV nelle scuole e quelle di più di 80 disegnatori da tutto il mondo si riuniscono a ottobre al Centro Culturale Candiani di Mestre, per una mostra che si ripete ogni anno.

Qui approdano anche i disegni realizzati durante le uscite tematiche di MIV. Come Il mondo vestito, che ha portato il gruppo a Venezia.

Foto © Giancarlo Lamberti

Il mondo vestito: un viaggio alla scoperta di abiti e tessuti veneziani

“L’idea di disegnare abiti e tessuti è nata nel 2016, quando abbiamo collaborato con l’Atelier Pietro Longhi di Venezia e il coreografo Raffaele Dessì. Si trattava, appunto, di una mostra dedicata a L’abito per il viaggio, in occasione della quale sono stati esposti 2 abiti dell’Atelier, descritti da Dessì. L’anno dopo abbiamo deciso di ampliare la tematica”.

E quindi hanno deciso di raccontare per disegni il loro viaggio:

  • alla Tessitura Bevilacqua, dove storicamente si producono tessuti pregiati;
  • all’Atelier Pietro Longhi, dove si fanno rivivere gli abiti di un tempo;
  • al Teatro La Fenice, dove una delle espressioni massime della musica, l’opera, porta l’abito in scena.

Ma perché hanno scelto di visitare proprio questi luoghi?

“La Tessitura Bevilacqua, l’Atelier Pietro Longhi e il Teatro La Fenice sono tre realtà che fanno parte della storia di Venezia e rappresentano realtà ancora vive anche se fuori dal tempo”.

I disegni di tessuti per arredamento e telai di Matite in Viaggio

Il 12 maggio, dunque, il nostro laboratorio si è popolato dei passi di 7 disegnatori e del fotografo, il sig. Lamberti. Dopo aver esplorato le sale e gli strumenti con cui le nostre tessitrici lavorano, ognuno di loro ha scelto il soggetto da riprodurre.

Il risultato? Ne potete vedere un assaggio nelle foto di questa pagina. Se invece volete gustarvelo con i vostri occhi, lo potete fare a Mestre, al Centro Culturale Candiani, dal 6 al 22 ottobre 2017, alla Matite in Viaggio – Carnets disegni parole.

Per capire meglio cos’hanno disegnato e provato nella nostra Tessitura, lasciamo la parola direttamente a loro.

Mi hanno colpito i materiali utilizzati, la ricchezza dei disegni, la complessità della tessitura e la qualità del prodotto finito, che va ben oltre il tradizionale concetto del prodotto artigianale.

Scegliere cosa disegnare è stato però un po’ problematico: quanti soggetti! Telai, fili, spole, ingranaggi, leve, pietre, spaghi: c’era l’imbarazzo della scelta, perché tutti questi “attrezzi” sono testimoni delle grandi manifatture dei secoli passati.

Tutto il luogo trasuda infatti storicità, una magia ben diversa dalla tecnologia moderna.

Fabrizia Carraro

Appena entrata in questo spazio quasi irreale, fuori dal tempo, hanno subito attirato il mio sguardo i colori molto vivi dei tessuti e i particolari dei disegni.

Ma la mia difficoltà più grande è stata proprio scegliere e riprodurre i particolari dei disegni!

Cristina Cortese

Vedere telai storici ancora perfettamente funzionanti è stata un’esperienza fantastica! Ammetto di aver provato un po’ di ansia pensando alla complessità del lavoro svolto dalle tessitrici, del quale ci ha parlato Anna. Le sue spiegazioni sono state però molto utili per capire l’unicità del loro lavoro.

Decidere cosa disegnare è stato tutt’altro che facile, quando ho scoperto quante componenti costituiscono ogni telaio!

Marta Naddeo

La complessità dei telai, le schede perforate, il numero dei fili utilizzati per un tessuto, la loro combinazione per formare il disegno e il taglio manuale del tessuto per il velluto: tutti dettagli affascinanti.

Ho scelto però i telai perché costituiti da meccanismi in legno e ferro, realizzati artigianalmente secoli fa ma che ancora oggi, nell’era della tecnologia elettronica, sanno dar vita a tessuti di estrema eccellenza.

Giovanni Cocco

Pensando all’epoca in cui sono stati realizzati, la complessità di questi telai mi ha lasciato a bocca aperta, così come la perfezione dei tessuti realizzati interamente a mano su di essi. Mi ha stupito scoprire quanto complicata fosse la loro struttura e con quante spole, fili e leve manovrate a mano.

Avendo così tanti particolari da poter disegnare, ho scelto di riprodurre i tessuti colorati.

Marina Marin

Mi ha colpito la storicità del luogo, l’importanza del ruolo delle tessitrici, che producono ancora oggi tessuti con le stesse modalità dei secoli passati. Sembra quasi che fermino il tempo per produrre a mano una eccellenza italiana.

Ho apprezzato soprattutto questo: la possibilità di riprodurre un prodotto, il tessuto, che non ha conosciuto il mutare del tempo. Perciò ho scelto di disegnare proprio i tessuti e i loro colori cangianti.

Stefania Zuanella

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