Ma perché è così importante proteggere questa tradizione?
La lunga storia della produzione di velluti a Venezia
A metà Cinquecento, i tessitori a Venezia erano 1.200, più del doppio rispetto alla fine del secolo precedente. Ma oggi ne è rimasto solo uno a produrre il velluto: la Tessitura Bevilacqua. Che fine hanno fatto tutti gli altri?
Alcune sono però riuscite a risollevarsi, più tardi, e tra queste c’è la Tessitura Bevilacqua. Grazie all’intuizione di Luigi Bevilacqua e del suo socio Giovanni Battista Gianoglio, che sono riusciti a recuperare dei telai del Settecento e a far ripartire una vera manifattura tessile nel 1875.
Una tradizione tessile che dura dal Quattrocento
Non sappiamo di preciso perché Luigi abbia avuto questa idea, ma forse ha contribuito la sua tradizione familiare. Che pare fosse coinvolta nel mondo dei tessuti veneziani da un bel po’ di tempo. Parola di Giovanni Mansueti. Pardon, pennello.
Nel 1499, infatti, Giovanni Mansueti, pittore veneziano, realizza un quadro, San Marco trascinato alla Sinagoga, con i nomi dei committenti. Tra i quali spunta anche un certo Giacomo Bevilacqua, tessitore. Insomma, la famiglia Bevilacqua si occupava di tessuti da ben prima di Luigi.
Per non spezzare questa catena vecchia di secoli, quindi, continuiamo a raccontare quello che facciamo: e non c’è modo più bello di raccontare una storia che attraverso un video.
La nostra storia in un video
Questa volta, quello in cui raccontiamo la nostra storia lo ha realizzato Great Big Story, il video network della CNN. La loro casa base è a New York, ma le loro telecamere viaggiano per tutto il mondo, dall’India al Mississipi, per raccontare con un filmato brevissimo notizie e curiosità.
Pronti ad entrare alla Tessitura Bevilacqua? Buona visione!