Non tutti i tipi di disegno possono essere riprodotti da un telaio: abbiamo dovuto affrontare questa sfida qualche anno fa, quando la stilista Yiqing Yin ci ha chiesto di produrre un velluto per abbigliamento.
In questo articolo, vi racconteremo questo episodio, per mostrarvi un’altra particolarità dei telai Jacquard e dei velluti a mano.
Disegnare velluti jacquard: le necessità del telaio manuale
Quando la stilista Yiqing Yin ci ha presentato la bozza del disegno che aveva pensato per il suo abito, il nostro tecnico si è trovato di fronte a una difficoltà: c’erano troppi colori e il disegno era molto complesso.
L’abito doveva infatti richiamare i fiori e l’acqua, perché ispirato a Ofelia, la donna dell’Amleto di Shakespeare che muore annegata mentre cerca di raccogliere dei fiori.
Per poter rispettare l’idea originale, quindi, il nostro tecnico ha dovuto riprogettare il motivo assieme alla stilista, rispettando le regole del telaio. Il che significa:
- trovare un motivo per il disegno: i telai lavorano ripetendo sempre uno stesso motivo. Ma nella bozza questo mancava, come potete vedere nelle foto. Studiando la bozza è stato però possibile individuarne uno;
- fare un disegno tecnico su carta millimetrata: questa sarà infatti la base per poter creare i fori giusti sulle schede forate. Cioè quelle che servono alla macchina Jacquard per creare il disegno;
- ridurre il numero di colori: il tessuto finale è prodotto usando solo 4 colori diversi, anche se sembrano di più. Per questo effetto dobbiamo ringraziare il velluto tagliato, più chiaro di quello riccio. Quindi ogni colore offre, in realtà, 2 sfumature diverse.
Chi crea il disegno di un velluto a mano, insomma, sa già quali sfumature assumerà una volta finito. Solo in questo modo può progettare correttamente le schede forate che poi permetteranno alle tessitrici di riprodurlo. Solo se il progetto è chiaro le tessitrici possono collocare le bobine del colore giusto sul telaio e poter procedere con il loro lavoro.
Per questo la produzione manuale di velluti è un lavoro di squadra che richiede molto tempo, fin dalla progettazione.
Il risultato: un velluto per abbigliamento unico
Il tessuto finale era lungo 5 metri ed estremamente pesante – insomma, non un capo da prêt-à-porter. Ma non era solo questo a renderlo particolare, bensì anche il pochissimo ordito visibile. La sua superficie è infatti costituita quasi del tutto da velluto tagliato e riccio.
Yiqing Yin ha poi saputo tagliare e cucire con maestria questo velluto per creare l’abito che vedete nella foto.