Lo scorso 17 giugno siamo stati al Museo archeologico di Altino, per parlare della Storia dei tessuti a Venezia. Abbiamo parlato di come la Tessitura continua questa tradizione veneziana, ma abbiamo anche scoperto quali sono le sue origini.

Perché siamo finiti proprio in questo museo, vi chiederete. Perché Altino ha un legame unico con Venezia: è uno dei centri dai quali ha avuto inizio la storia della città lagunare.

La storia di Altino e dei primi tessuti veneziani

Altino oggi è un paesino di campagna, quasi sconosciuto. Ma per i Romani non era così: in epoca romana – più precisamente dal II secolo a.C. – Altinum era una grande città, un centro di commercio fondamentale. Circondata da fiumi e con uno sbocco diretto sulla laguna, era anche collegata ad altre importanti città – Adria, Padova e Aquileia – grazie alla via Annia.

Insomma, la sua economia andava a gonfie vele. Compresa la produzione di lana: Plinio il Vecchio, ad esempio, parla della lana di Altino come un tessuto delicatissimo, di un bianco splendido e molto pregiato. Non a caso, era una delle tre lane più ricercate del mondo romano.

Ma che è successo a questa città così fiorente? Com’è potuta scomparire?

I motivi sono 2: le invasioni barbariche e l’innalzamento del livello del mare.

La fine di Altino e la nascita di Venezia

Nel V secolo l’Impero romano fu colpito da una serie di invasioni barbariche. Comprese le città dell’odierno Veneto, come Altino. La popolazione decise quindi di abbandonare la terraferma, e di rifugiarsi sulle numerose isole della laguna. Dalle quali nascerà poi Venezia.

Anche gli abitanti di Altino avevano preferito andarsene, ma la città riuscì comunque a sopravvivere, almeno fino al VII secolo. Nel 639, infatti, il vescovo di Altino decise di spostare definitivamente la sua sede sull’isola di Torcello. E il resto della popolazione lo seguì.

Ormai Altino era invivibile: le invasioni erano continuate, e ad esse si era aggiunto un cambiamento climatico che aveva alzato il livello del mare. Ma la rete idrica, rovinata e abbandonata, non poteva più proteggere le campagne dall’acqua. Quindi la zona si stava lentamente trasformando in una palude.

Così, mentre Venezia iniziava la sua storia, Altino andò lentamente in decadenza. Ma il suo artigianato, grazie ai suoi abitanti, non sparì.

Nuovi tessuti a Venezia: la lavorazione della seta

Torcello continuò infatti a produrre lana pregiata almeno fino al XIV secolo, quando fu superato da Venezia. Che però, nel frattempo, aveva scoperto un altro tipo di tessuto: la seta.

Dai suoi rapporti con Bisanzio Venezia ricava prima di tutto tessuti pregiati da vendere. Ma scopre poi anche le tecniche di lavorazione della seta.

Grazie ai viaggi dei fratelli Polo in Cina, nel Duecento arrivano a Venezia anche nuovi motivi. E nel 1265 nasce l’Arte dei Samiteri, che producevano il tessuto in seta più prezioso dell’epoca, lo sciamito.

Che altri non era se non l’antenato dei velluti veneziani.

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