Oggi vi portiamo a teatro, e un po’ indietro nel tempo. Perché vi raccontiamo com’è nato il velluto soprarizzo Decó Göteborg. E quindi dobbiamo fare un piccolo salto in Svezia.
Tessuti design per arredamento dai teatri alle case
Un paio di mesi fa siamo stati a Stoccolma, in occasione del festival Tempo Italiano. Uno dei velluti che abbiamo mostrato durante l’evento era, appunto, il velluto Decó Göteborg. Il nome “Göteborg” è quello della città svedese in cui sorge il teatro per il quale è stato progettato.
Delle caratteristiche dell’Art Déco vi abbiamo già parlato, e questo velluto soprarizzo ne mostra molte: le curve ampie, i contrasti netti, le forme essenziali e geometriche… Insomma, è un prodotto tipico dell’epoca.
Già, ma che epoca? Il velluto è stato disegnato e realizzato tra il 1932 e il 1934. Ed è opera della stessa mente che ha ideato il teatro: quella dell’architetto svedese Carl G. Bergsten. Ancora oggi, infatti, i velluti per tappezzeria con questo disegno ricoprono le pareti delle gallerie e della platea del Teatro di Göteborg.
Ma non solo.
Circa 60 anni dopo, una signora ci chiese una versione verde giada dello stesso velluto, per la casa sua e del marito a San Francisco. Lei era Ann Getty, moglie del compositore Gordon Getty. Il cognome forse non vi è nuovo: Gordon è uno dei figli di Jean Paul Getty, petroliere e fondatore della Getty Oil Company.
Ma che cos’ha di tanto speciale il velluto Göteborg? Andiamo a darci un’occhiata più da vicino.
Disegni moderni per tessuti: come unire l’utile al bello
Il fondo è beige e interamente attraversato da un’ampia linea curva che, in alto e su un lato, è interrotta da una fascia obliqua e una verticale. Il disegno è molto essenziale, e richiama l’idea del movimento tanto amata dagli artisti degli anni Venti e Trenta.
Dal punto di vista tessile, la sua peculiarità sta nel fatto che il contrasto tra il disegno e il fondo è dato dalla luce: riflettendosi su aree tessute in maniera diversa, mostra colori diversi. Il tessuto presenta, infatti, parti in cui il velluto è tagliato e parti in cui non lo è: poiché il primo assorbe la luce, risulta più scuro del secondo.
Ecco, allora, che una tecnica antica come quella del velluto tagliato accompagna motivi moderni come quelli déco.
Per il Teatro di Göteborg, dunque, Carl Bergsten non ha saputo rinunciare al suo legame con l’antico e l’estetica. L’architetto, infatti, vive nell’epoca del funzionalismo, quella corrente che voleva che l’aspetto degli edifici fosse l’esatto specchio del loro scopo. Ma lui non riesce a rinunciare al bello, in nome dell’utile, ed è grazie al suo amore per l’estetica che oggi questo disegno fa parte del nostro archivio.