Sarà che la nostra Tessitura incarna una parte della tradizione e del fascino di Venezia, città patria di una delle più importanti rassegne cinematografiche europee, sarà che il nostro atelier sul Canal Grande, con gli antichi telai, è diventato il set di alcuni film famosi, ma il legame tra la Tessitura Bevilacqua ed il cinema fa ormai da tempo parte della nostra storia.
La passione di Venezia per il cinema
La Mostra del Cinema di Venezia, quest’anno alla sua 79ma edizione, è tra i più prestigiosi eventi cinematografici europei insieme al Festival del Cinema di Cannes e quello di Berlino, e presenta ogni anno 140 tra film, lungometraggi, cortometraggi e documentari. Dal momento della sua fondazione, avvenuta 90 anni fa nell’agosto del 1930, è stato l’appuntamento più amato, non solo dai veneziani, per promuovere l’arte cinematografica internazionale in tutte le sue forme.
Ma Venezia è stata essa stessa la protagonista di numerosi film. Tra questi ricordiamo “Anonimo Veneziano” del 1970 con Florinda Bolkan e Tony Musante, “Morte a Venezia” di Luchino Visconti del 1971, “Tutti dicono I Love You” di Woody Allen del 1996 con Julia Roberts, “Casanova” del 2005 col compianto attore Heath Ledger, “The Tourist” del 2010 con Johnny Depp e Angelina Jolie, e “Spider-Man: Far from Home” del 2019.
Di questi, Anonimo Veneziano e Casanova sono stati in parte girati nei locali della nostra Tessitura.
La Venezia di Anonimo Veneziano
Anonimo veneziano è il primo film di Enrico Maria Salerno ed è una storia tragica: a Enrico (Tony Musante), musicista del Teatro La Fenice di Venezia, viene diagnosticato un male incurabile, e questo lo spinge a invitare sua moglie Valeria (Florinda Bolkan) a raggiungerlo a Venezia. I due vivono separati da anni ma nonostante questo Valeria, che ancora non sa della malattia di Enrico, accetta l’invito.
Camminando lungo le calli e sui ponti di Venezia e viaggiando in gondola e in vaporetto, i due litigano, ma trovano anche momenti di felicità ripercorrendo i propri ricordi. Visitano alcuni tra i luoghi più romantici della città, come il giardino segreto della Locanda Montin e il Palazzo dei Tre Oci e sembra che, nonostante l’iniziale gelo, i due si riavvicinino. Tanto che Enrico decide di fare un regalo a Valeria e di comprarle un vestito “da regina”, nel posto dove “fanno i broccati più belli del mondo”. E così si dirigono verso Campo San Zan Degolà ed entrano al numero 1320 di Santa Croce, nelle Tessiture Bevilacqua.
Mentre Valeria prova diversi abiti, uno più elegante dell’altro, le inquadrature viaggiano all’interno della tessitura, mostrando i telai settecenteschi e le stoffe create dalle tessitrici. Ad un certo punto, Valeria definisce questo luogo come “Un posto magico e senza tempo”.
La Venezia di Casanova
Casanova è il film di Lasse Hallström che narra le avventurose vicende dello scanzonato seduttore Giacomo Casanova (Heath Ledger), vissuto a Venezia nel ‘700. Nonostante le sue numerose conquiste amorose, rimane ammaliato dalla bella Francesca Bruni (Sienna Miller) che sembra essere immune al suo fascino. Tra scambi di persone, padri e mariti inferociti, fughe rocambolesche (anche in mongolfiera) e l’Inquisizione, il giovane Casanova ha l’opportunità di comprendere il senso dell’attesa e il significato del vero amore, convolando infine a nozze con la sua amata Francesca.
Il tutto circondati dallo sfarzo di bellissimi edifici come Palazzo Soranzo Van Axel, dalla meraviglia di uno dei più grandi giardini privati di Venezia, quello di Palazzo Nani Bernardo, dal fascino della nostra Tessitura e dalla leggerezza di uno stile di vita orientato verso il bello ed il piacere.
Si scopre così il filo conduttore che lega atmosfere nobiliari di altri tempi ed il lusso che le caratterizzavano con ambientazioni dei giorni nostri, dove la ricerca di momenti felici e cose preziose trova ancora due destinazioni legate indissolubilmente tra loro, Venezia e la Tessitura Bevilacqua.