Un raffinato velluto soprarizzo, il cui disegno ricorda un delicato pizzo, è testimone della tradizione artigiana dei tessuti veneziani realizzati a mano e della storia del nostro paese. Ve lo presentiamo.
Il motivo decorativo “Giardinetto”
Il velluto soprarizzo “Giardinetto” ha un motivo d’ispirazione settecentesca in cui esili ramoscelli si arricciano e si intrecciano con andamento verticale disegnando un reticolato al cui interno si alternano, per forma e colore, fiori diversi, tra cui si riconoscono fiori di cardo, di loto, garofani, iris e roselline.
La sua struttura compositiva ricorda le maglie ogivali tipiche della fine del Cinquecento ma è realizzata con il dinamismo delle composizioni di fine Settecento e con fiori che riprendono il campionario decorativo barocco, risultando in una moderna commistione di stili.
Questo disegno fa parte del nostro archivio storico di motivi ornamentali che comprende più di 3000 soggetti risalenti ad epoche storiche diverse.
Originale velluto soprarizzo Giardinetto dell’archivio storico Bevilacqua
Specifiche tecniche e colori disponibili per il soprarizzo Giardinetto
Il velluto Giardinetto è un soprarizzo, la tipologia di velluti più pregiata della nostra produzione. Tessuto a mano su telai lignei originali del XVIII secolo, è un velluto unico ed irripetibile, come tutte le cose realizzate a mano. La particolarità dei velluti soprarizzo è l’avere il disegno formato da diversi livelli di pelo, liscio più alto e riccio, più basso, che donano tridimensionalità e spettacolari riflessi al tessuto.
Il velluto soprarizzo Giardinetto è realizzato in pura seta, con una piccola parte di cotone nella trama di fondo. L’altezza di ciascuna pezza è di 60 cm mentre il rapporto è di circa 13 cm. Il colore offerto nel nostro catalogo è un delicato multicolore con fondo color avorio, tralci smeraldo e fiori che si alternano nei colori bianco, malva e rosa.
Velluto soprarizzo Giardinetto multicolore
Essendo un tessuto realizzato a mano, su richiesta sono possibili personalizzazioni dei colori, per intonarlo ai diversi progetti d’arredo.
È possibile utilizzarlo per tendaggi, parati di lusso, rivestimenti di sedute e divani o per cuscini. Ma anche per eleganti accessori come borse.
Borsa realizzata con il velluto soprarizzo Giardinetto
Storia e curiosità sul velluto soprarizzo Giardinetto
Il velluto soprarizzo Giardinetto e il velluto soprarizzo Rinascimento sono i tessuti Bevilacqua che vennero utilizzati per arredare uno dei transatlantici più lussuosi della storia, il Conte di Savoia.
La storia del Conte di Savoia iniziò nel 1930, nel cantiere San Marco di Trieste, dove, in poco più di un anno, prese forma la sua mole lunga 248 metri. Un colosso in grado di ospitare 3050 persone, equipaggio compreso. Una stazza grandiosa, con interni all’insegna del lusso e dello splendore.
Mentre la struttura intera e tutte le stanze della nave avevano uno stile contemporaneo, il salone della prima classe, denominato Salone Colonna, aveva uno stile d’altri tempi: era infatti una riproduzione della settecentesca Galleria di Palazzo Colonna a Roma. A ricoprire l’intero soffitto del salone vi era anche un affresco con la Battaglia di Lepanto che si può ancora oggi ammirare nella Sala dei Paesaggi del Palazzo. Ed è proprio a questo salone che la nostra Tessitura ha dato il proprio contributo, con i preziosi velluti Giardinetto per il suo arredamento.
Il Salone Colonna riprese, quindi, un modello di lusso noto non soltanto in Italia, bensì in tutto il mondo: la fama del suo lusso e dei suoi svaghi diventò, infatti, internazionale, venendo preferito ad altri transatlantici europei altrettanto maestosi.
Il Conte di Savoia divenne uno strumento di propaganda per far conoscere, nei sette giorni di traversata dall’Italia a New York, la ricchezza e potenza del regime fascista. Il suo varo si tenne, non a caso, il 28 ottobre 1931, anniversario della Marcia su Roma.
La sua vita fu però molto breve: compiuto il suo ultimo viaggio nel 1940, tornò a Venezia, dove venne però bombardato e incendiato nel 1943. La Società Italiana di Navigazione pensò inizialmente di poter salvare la nave di linea, ma i suoi danni furono talmente gravi da rendere inevitabile la sua demolizione. Oggi, testimoni dello splendore del Conte di Savoia, ci restano delle fotografie e un breve documentario realizzato dall’Istituto Luce.
Il Salone Colonna del Conte di Savoia con i velluti Bevilacqua – Galleria di immagini