Dal 14 ottobre al 27 novembre 2016 Venice Art Factory ospita una mostra che coinvolge anche alcuni dei nostri tessuti tipici veneziani in una veste tutta particolare. Si tratta di I doni da Venezia per Sergei Parajanov, dell’artista armena Tatiana Daniliyants, che ama esprimersi attraverso collage che riuniscano manufatti diversi. Che, questa volta, sono prodotti della tradizione veneziana, che celebrano quindi la città, ma soprattutto un regista molto speciale.
Tessuti pregiati da Venezia all’Armenia
Sergei Parajanov (1924-1990), a cui la mostra è dedicata, era un regista sovietico, ma di origini armene, le cui opere surrealistiche cozzavano contro il realismo in voga nell’Urss dell’epoca.
E propria del surrealismo è anche la tecnica usata dalla Daniliyants, il collage, attraverso la quale riesce sapientemente ad accostare prodotti di arti diverse: il video, irrinunciabile per poter parlare di un regista; la fotografia, un’altra delle arti con cui la Daniliyants si misura, essendo dal 1995 membro dell’Unione Internazionale dei Fotografi Artistici di Mosca; il vetro di Murano, con il quale ha lavorato già nel 2011, in occasione della mostra “Anima Russa”, tenutasi proprio a Venezia. E, infine, le stoffe, ovvero i tessuti pregiati di Venezia firmati Bevilacqua, impiegate per gli oggetti 1, 5, 7 e 8.
Questa mostra era già stata presentata nel 2014 Museo di Arte Moderna di Erevan, la capitale dell’Armenia. Alle pareti del Museo, i lampassi Lamé e Melograno e i velluti Casa Bianca, Gotico e Radica sono così diventati parte di alcune composizioni che, con i loro colori e motivi profondamente diversi, richiamano quel confine tra realtà e sogno che Parajanov, nei suoi film, ha saputo attraversare e rendere sullo schermo anche, appunto, attraverso un utilizzo surreale del colore.
Le Tessiture Bevilacqua e gli artisti
Le Tessiture Bevilacqua non sono nuove a collaborazioni di questo tipo: da quella con l’italiana Annapaola Cibin per No More Room in the Lagoon, a quella con gli artisti che hanno dato vita all’esposizione Silk Map alla 55° Esposizione d’Arte della Biennale di Venezia, entrambe del 2013.
Il che dimostra come sia possibile aggrapparsi alle radici culturali anche facendo arte contemporanea. Come fa, d’altronde, anche Tatiana Daniliyants: se volete scoprire come ci riesce, andate a visitare la mostra I doni da Venezia per Sergei Parajanov a Venice Art Factory.