Pesci fuor d’acqua. Stavolta letteralmente. Questi i protagonisti dell’esposizione di Annapaola Cibin dal titolo No more room in the lagoon, cioè “Niente più spazio in laguna”, dell’estate 2013. La laguna è, ovviamente, quella di Venezia, i cui pesci nuotavano sopra uno dei terrazzi sul Canal Grande. O meglio, volavano, e il terrazzo era quello della Tessitura Bevilacqua.
L’arte di Annapaola Cibin
Dopo aver studiato arte, specializzandosi in tessitura, tra Italia e Inghilterra, Annapaola Cibin torna a Venezia, dove inizia a collaborare con i maestri vetrai di Murano. Ed è questa esperienza a portarla a scoprire le potenzialità di questo materiale e la possibilità di un suo incontro con i tessuti.
Dal 1997 la sua arte tessile si arricchisce, poi, di una nuova tecnica: la pittura sul velluto che, da un lato, riprende l’antica tradizione veneziana degli arazzi dipinti e, dall’altro, dà alla tradizione il proprio tocco personale, con l’aggiunta di decorazioni in foglia d’oro e d’argento e di elementi in vetro di Murano.
Ma tingere e dipingere sul velluto non è un procedimento semplice, perché il suo pelo poco si presta a trattenere il colore: per questo anche i pesci sul terrazzo di Bevilacqua sono stati il risultato di un lungo lavoro.
Velluti preziosi… a forma di pesce
Se la laguna di Venezia è sovraffollata, i pesci cominciano a popolarne i tetti delle case: ragion per cui, dal 30 Maggio 2013, passando lungo o sul Canal Grande, verso Riva de Biasio, avreste potuto vedere 14 pesci giganti e variopinti nuotare sopra la manifattura tessile del sestiere Santa Croce. Di giorno e di notte, dal momento che le luci colorate li rendevano visibili anche al buio.
Annapaola Cibin è così riuscita a usare dei velluti preziosi per realizzare “sculture” in tessuto, trasportando i pesci che animano i suoi arazzi dal mondo del 2D a quello del 3D. Inoltre, mentre sugli arazzi la luminosità è data dal pelo stesso del velluto, caratterizzato appunto da lucentezza e da una superficie cangiante, per i pesci di No more room in the lagoon c’è il Canal Grande a fornire lo splendore del Sole che si specchia sull’acqua.