Questa lussuosa doctor bag, con il suo design retrò e il velluto Coccodrillo in originali colori, è irresistibile: rende ricercata qualsiasi mise diventando il fulcro dell’attenzione con la sua eleganza e raffinatezza. Ideale per look classici ma anche più audaci nelle versioni colorate. Conosciamola meglio.
Un accessorio dall`allure irresistibilmente vintage
Questa borsa da giorno, grande e capiente, ha una linea classica che riprende quella del bauletto da dottore e un fascino vintage. Base ampia e apertura a scatto la rendono pratica anche per i viaggi e il lavoro. È anche versatile, infatti può essere portata a mano con il suo manico ma anche a spalla grazie alla sua tracolla amovibile.
Ma ciò che rende davvero speciale la collezione di doctor bag Artemisia sono i tessuti che abbiamo scelto per lei: gli eleganti velluti Coccodrillo. Un motivo animalier tanto amato per lo stile e carattere che sa donare ad ogni outfit ma in versione cruelty free, in versione soprarizzo a mano ma anche con audaci tonalità di colore. Può così essere scelta per un look sofisticato e per distinguersi nelle grigie giornate autunnali, nelle versioni indaco e verde oliva che aggiungono un pizzico di vivacità.
La bellezza di questa borsa di lusso artigianale risiede nella capacità di valorizzare al massimo il velluto utilizzato. E così le finiture in morbidi pellami hanno tonalità di colore abbinate a quella del velluto. Questa abilità nasce dal senso estetico dei nostri designer e dall’esperienza degli artigiani veneziani che le realizzano. Un processo affascinante quanto laborioso cui abbiamo dedicato un articolo per raccontarvelo.
Doctor bag Artemisia in velluto Coccodrillo indaco
Doctor bag Artemisia in velluto Coccodrillo verde oliva
Doctor bag Artemisia in velluto soprarizzo Coccodrillo
Dedicata ad una donna forte ed indipendente
La nostra doctor bag è dedicata ad Artemisia Gentileschi, l’esponente femminile di maggior rilievo della pittura barocca del XVII secolo.
Forte e indipendente, visse in diverse città italiane, tra le quali Venezia tra il 1627 e 1630. Purtroppo il suo talento venne oscurato per molto tempo dalle sue vicende personali che l’artista affrontò con forza e determinazione, lottando con coraggio contro una società maschilista, tanto da diventare un simbolo del femminismo ante litteram.
Infatti, essere pittrice nella sua epoca era una cosa da uomini, ma lei riuscì a far conoscere il suo talento affrontando anche i soggetti meno esplorati dalle donne, come quelli sacri e storici. Riuscì a creare uno stile molto personale in cui fondeva la drammaticità del caravaggismo con un uso abilissimo del colore e composizioni iconografiche inusuali.
Curioso è il fatto che numerose figure femminili delle sue opere, soprattutto eroine bibliche, vengano da lei ritratte con il suo stesso volto, come se avesse voluto incarnarsi virtualmente nella vastità delle emozioni e delle storie da lei rappresentate.
Autoritratto come martire (circa 1615) di Artemisia Gentileschi – Collezione privata, New York
Photo credit: Marta Formentello per Venezia da Vivere