400 anni di storia… in un’unica stanza. Il museo Geffrye di Londra ha ricostruito i soggiorni del ceto medio inglese dal XVII al XX secolo in un’esposizione permanente sulla struttura, gli ornamenti e la vita domestica che hanno caratterizzato questa stanza in quattro secoli. Con un sguardo anche alla storia dei tessuti d’arredamento.
Perché il soggiorno
Il centro della zona giorno, nella prima metà del XVII secolo, era l’ingresso, hall, dove tutta la famiglia si riuniva per mangiare, accogliere gli ospiti, giocare, leggere e suonare. Ma già dagli anni Sessanta del Seicento la hall fu rimpiazzata da salotto e sala da pranzo, il primo dei quali, nei secoli successivi, si riempì di strumenti musicali e di mobili specifici per giocare a carte, cucire e leggere… per poi svuotarsi progressivamente nel XX secolo, per poter tenere la casa pulita più facilmente. E quando, dopo gli anni Cinquanta, il caminetto fu sostituito dal riscaldamento, al focolare si sostituì il televisore.
La storia dei tessuti d’arredamento dal 1600 al 2000
Contemporaneamente, anche i tessuti per arredamento conobbero grandi cambiamenti: nel Seicento le finestre avevano un’unica tenda, di solito in saye, tessuto di lana tipicamente inglese, molto spesso verde, e si usavano tovaglie sui tavoli, mentre le sedie imbottite erano coperte di pelle, ricami o una stoffa di lana lavorata “alla turca”, perché dai motivi simili a quelli dei tappeti turchi.
Nel Settecento, però, si preferiva coprire i tessuti preziosi, da mostrare solo nelle occasioni speciali, con fodere resistenti, di solito con una trama a quadri. Le tende alle finestre divennero due, di lana, rosse o verdi, ma verso la fine del secolo si tornò alla tenda unica, di lana, cotone misto a lino o, per i più ricchi, seta damascata, e spesso a strisce bianche e blu.
Il XIX secolo vide, invece, l’invenzione delle tinture chimiche e colori molto più vivaci per carta da parati e tessuti. La nascita del cotone stampato, il chintz, diffuse fodere e tende con motivi floreali su fondo chiaro, ma questo, come provano i dipinti, fu anche il secolo dell’arredamento in velluto rosso.
E se negli anni Trenta i colori dei tessuti per interni erano tenui, con nessuna o solo una semplice trama, dagli anni Sessanta del Novecento i motivi delle tappezzerie divennero stravaganti e dai colori vivaci. Ma dagli anni Ottanta, tappeti e tende iniziarono a scomparire.
E il museo Geffrye è riuscito a riassumere tutto questo, e molto di più.