C’è un frutto che ha costituito uno dei motivi decorativi per tessuti più amati del Medioevo, ma anche del Rinascimento: è la melagrana, che potete trovare su tessuti di seta come lampassi e velluti, in veste dettagliata o realistica. Ma perché era tanto apprezzato?

I significati simbolici di un motivo decorativo

Del motivo a melograno vi abbiamo già parlato nell’articolo sui motivi rinascimentali per tessuti. In realtà aveva già fatto la sua comparsa verso la fine del Medioevo, nel Trecento, quando i mercanti avevano cominciato a importare tessuti con questo disegno dall’Impero Ottomano, soprattutto a Venezia.

Il frutto non era una novità, in Europa: lo conoscevano già Greci e Romani, che lo avevano importato dal Medio Oriente, ed era uno degli ingredienti più prelibati – e ricercati – della cucina medievale. Ma non è diventato un popolare motivo per tessuti solo grazie alla sua prelibatezza e preziosità.

La melograna nasconde infatti tutta una serie di significati simbolici:

  • è un simbolo di fertilità e abbondanza, dal momento che contiene moltissimi chicchi;
  • era un cibo di lusso, che quindi solo in pochi si potevano permettere, e questo suo grande valore si trasmette anche quando è utilizzato nelle arti figurative;
  • la sua forma ricorda una testa coronata, quindi viene spesso utilizzato per indicare la regalità. Non a caso lo potete trovare anche in alcuni dipinti sacri, come la Madonna della Melagrana (1487) di Botticelli, dove il melograno ricorda sia la maestà di Cristo, sia la sua passione, per il colore rosso dei grani.

 

Insomma, si trattava di un motivo carico di valore, perfetto per chi doveva esprimere la propria ricchezza e il potere che deteneva.

Un disegno per tessuti preziosi e abiti d’alta classe

Date un’occhiata ai due ritratti qui sotto: il primo è quello di una giovane donna, dipinto da Antonio del Pollaiolo attorno al 1465; il secondo raffigura Eleonora di Toledo, ritratta da Agnolo Bronzino nel 1544. Tutte e due indossano un abito con un motivo a melograno (stilizzato), ma con una differenza: mentre sul vestito della prima donna il frutto si vede solo sulla manica, in quello di Eleonora ricopre l’intero abito. Perché?

Antonio del Pollaiolo: Ritratto di giovane donna

Agnolo Bronzino: Eleonora di Toledo con il figlio Giovanni

Perché le due dame non erano ugualmente ricche e potenti, pur essendo entrambe nobili: usare un tessuto prezioso soltanto sulle maniche di un abito, anziché per coprirne tutta la superficie, era una soluzione più economica, ma comunque di grande pregio.

I tessuti con motivi a melograno erano infatti molto complessi da realizzare, e quindi costosi: vi basterà dare un’occhiata al nostro lampasso Melograno per avere un’idea di quanti dettagli potessero contenere. Per realizzarli serviva quindi molto tempo e l’impiego di artigiani altamente specializzati.

Inoltre, queste stoffe venivano spesso tessute utilizzando fili d’oro, che le rendevano perciò ancora più preziose. E, allo stesso tempo, perfette per comunicare la grandezza di chi le indossava.

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